Lo studio della bibbia

Gli apostoli i cui atti sono narrati in questo libro biblico sono principalmente Pietro e Paolo. Il pregio di Atti è che fornisce una storia accurata di come fu adempiuta la promessa dello spirito santo fatta da Cristo, come sotto la guida di questo il vangelo fu divulgato e vennero favoriti anche i Gentili, e come la persecuzione più accesa non riuscì ad estinguere la verità del Regno.
“Paolo, servo di Cristo Gesù, chiamato ad essere apostolo, ... a quanti sono in Roma, amati da Dio, chiamati ad esser santi”. (Rom. 1:1-7)
Nel suo secondo giro di predicazione Paolo fece opera di pioniere in Grecia. Durante i diciotto mesi della sua permanenza a Corinto fondò e organizzò la prima congregazione cristiana di quella città.
Paolo scrisse la sua seconda lettera ai Corinzi dalla Macedonia, probabilmente da Filippi, e solo alcuni mesi dopo la prima, forse verso la fine dell’estate del 55 d. C.
L’apostolo Paolo scrisse di propria mano la lettera alle chiese della Galazia, e mentre il suo cuore traboccava di emozione. Egli aveva motivo di essere stimolato e ispirato a scrivere una delle sue più energiche e veementi epistole.
Questa lettera non fu scritta da qualche Cristiano dopo i giorni di Paolo, come asseriscono i religionisti moderni.
Sembra che esistesse un vincolo d’amore particolarmente forte fra Paolo e i Cristiani di Filippi. Fu Paolo che per primo predicò loro il vangelo e in seguito li visitò due volte per stabilirli più saldamente nella fede.
Fino al tempo in cui scrisse la sua lettera, Paolo non aveva predicato personalmente agli abitanti di Colosse, città che si trovava nella provincia dell’Asia in Asia Minore. (Col. 2:1) Pare che uno dei primi, se non proprio il primo, a proclamarvi il vangelo fosse Epafra. (1:7)
Mentre stava compiendo il suo secondo giro di predicazione, Paolo fondò la congregazione cristiana di Tessalonica, verso il 49 o il 50 d. C.
La seconda lettera di Paolo ai Tessalonicesi seguì a breve distanza la prima. Evidentemente ritenne necessario scrivere nuovamente così presto per correggerli da un errore nel quale erano caduti.
Le scritture ispirate dichiarano esplicitamente che Paolo fu lo scrittore delle due epistole a Timoteo.
Nell’anno 64 (d. C.) Nerone, a quanto si afferma, incendiò Roma, e in seguito accusò i Cristiani di essere autori della tragedia. Ne seguì una violenta persecuzione contro i Cristiani.

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